Data Evento
25 Gennaio 2016
Ore
21.00
Autore
Vittorio Franceschi
Regia
Alessandro D'Alatri
Con
Lunetta Savino

Descrizione

L'aggettivo "granguignolesco" che tutti conosciamo e adoperiamo, affonda le proprie radici nella Francia di fine '800, si caratterizza come teatro a tinte forti, anzi fortissime, farsesco e macabro, dove scorrono in abbondanza - insieme al sangue e in barba al "bon ton" - grossolanità, violenza, cinismo, storie di cronaca nera, truci vendette, eros e bordello, tutto ciò con effetti, a volte, di involontaria e grottesca comicità. In un giorno di fine estate dell'anno 2000, mentre cavalcavo verso Damasco, mi si accese una lampadina, come nei fumetti. E di colpo questo genere di teatro, a lungo snobbato e irriso, mi apparve nella sua essenza profetica, cioè ideale per raccontare il nostro Paese, le cui vicende e il cui tasso di cultura e di valori etici già allora, e da tempo, stavano procedendo con orgogliosa sicurezza verso lo zero di oggi. Scesi dal mio ronzino e mi misi all'opera. Gli eroi del mio Grand Guignol sono una innocente colf depressa, un salumiere di successo, una guida turistica ignorante con una moglie fedigrafa e isterica e un postino sensibilmente gay. La storia non è importante: corna, liti, strafalcioni, soldi... come nelle migliori famiglie, con immancabile "coup de théâtre" finale. C'è anche un cane, che abbaia spesso però non entra mai in scena e quindi sarebbe elegante, pur nel clima consenziente della pièce, evitare battute facili. Come dicevo, l'ho scritto quindici anni fa. Da allora ha dormito tranquillamente nel mio cassetto strapieno, finché Alessandro D'Alatri non l'ha tirato fuori per fargli prendere una boccata d'aria. Ma non ho cambiato una sola virgola. Ahimè, non ce n'era bisogno. E questo non depone a favore della nostra Patria, dove possono passare tre lustri pieni zeppi di scandali d'ogni genere, ruberie e malefatte colossali, oserei dire granguignolesche, senza che, per l'appunto, cambi una sola virgola. Con Umberto Bortolani, Carmen Giardina, Sebastian Gimelli Morosini, Andrea Lupo.